Le confraternite nel territorio piacentino
La confraternita è un’unione di fedeli, costituita con decreto formale dell'autorità ecclesiastica, organizzata gerarchicamente, che ha per scopo l'esercizio di opere di pietà o di carità e l'accrescimento del culto pubblico; ha sede in una chiesa, in un oratorio o in una cappella. La storia delle confraternite è molto antica: già dai primi secoli del cristianesimo, molti fedeli sentono la necessità di unirsi nella preghiera e nella carità. Per alcuni di essi tale desiderio prende forma nella vita religiosa nelle comunità monastiche; per quelli invece che non vogliono rinunziare alla famiglia ed alla vita del mondo, nascono alcune unioni che hanno, in parte, gli stessi scopi spirituali e di pietà.
Presso gli archivi parrocchiali di Niviano e Pieve sono stati rinvenuti documenti, editti su manifesti vescovili e papali relativi a Giubilei, indulgenze e comportamenti religiosi, del 1700 e 1800, che si riferiscono alla presenza in sede di diverse confraternite.
Le confraternite presenti sono diverse di cui le più conosciute – e più riccamente documentate - sono la “Confraternita di San Rocco”, legata alle epidemie di peste e la "Confraternita della Santissima Trinità e Redenzione degli Schiavi".
Il Priore della Chiesa romana di San Lorenzo in Lucina indirizza questo documento alla Chiesa di Santo Stefano di Niviano
Atto d'istituzione della Confraternita - anno 1720
Lettera scritta nell’anno 1761 in cui si chiede la benedizione degli scapularia dell’Ordine e la possibilità si celebrare delle processioni
Lettera anno 1761
Lettera inviata da Fra’ Michele della Purificazione, procuratore generale al Reverendo Cappellano di Niviano, 18 giugno 1791
Lettera anno 1791
Il Priore generale della Confraternita indica le modalità con cui si possono ottenere le indulgenze
Rescritto del priore generale della Confraternita
Libro dove sono notati i Fratelli e le Sorelle della congregazione della Santissima Trinità
Registro anno 1794
Nomi e cognomi delle Sorelle della confraternita della Beata Vergine Addolorata e della Redenzione degli schiavi residenti nella frazione di Niviano