Nuovi Dialoghi 5 - Tentativi di resilienza
"Quinto anno consecutivo dell’esposizione Arte Nuovi Dialoghi; come non pensare e scrivere che gli artisti coinvolti in questo particolare anno, mettono in pratica con la loro arte un tentativo di resilienza creativa. Il gruppo che negli anni ha vissuto nuovi arrivi e quindi nuovi dialoghi presenta opere che rispecchiano sì le personalità di ognuno, ma con una particolare forza che ricorda la materia allo stato libero. Riprendendo il titolo della mostra notiamo che la libertà nell’operare artistico è comune a tutti i manufatti, lo si può notare in opere come Offesa di Gloria Marchello, in cui spazio e materia si amalgamano come fossero ingredienti segreti dell’anima. Alberta Franzini in Fiori del futuro approfondisce con dedizione la ricerca e l’utilizzo di elementi naturali pietre, foglie, come se fosse davvero arrivato il momento di comprendere appieno che il rispetto verso il mondo naturale è essenziale per l’equilibrio uomo / natura. Anche in Overview effect, di Antonia Rao Mar, l’opera realizzata con tecnica mista ci riporta alla prima immagine terrestre dell’universo, un pianeta, in tutto il suo splendere di cui dobbiamo prenderci cura; sempre la natura, rappresentata in modalità più diretta e riconoscibile si ritrova nella tavola Il soffio del vento, di Giampaolo Ferrari, dove un fiore di Tarassaco viene dipinto nel momento della sfioritura che coincide anche con l’istante in cui il fiore, aiutato dal vento disperde i suoi semi nell’aria. Libertà nella composizione è il tratto distintivo nelle opere di Vittoriana Mascheroni, Contrasti Uno, Due e Tre, sono polimaterici autonomi dove piume e garze si incrociano in uno spazio verticale che invita gli elementi al dialogo. Giuseppe Coda Zabetta, nell’opera Pasqua, libera il colore che diventa materico anelando a una tridimensionalità, la matericità è anche il denominatore comune nell’opera di Luigi Campagnoli, dove ad esempio in Red Hurricane, il segno si fonde nella materia, creando con solchi ricurvi geometrie astratte. L’arte sopravvive a qualsiasi mutamento, anzi proprio da situazioni di cambiamento trova stimoli per rigenerare e rigenerarsi, gli artisti di questo gruppo ne sono un esempio."
Elisa Molinari